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Immagine Il digitale e la sostenibilità: oltre il modello ESG

Il digitale e la sostenibilità: oltre il modello ESG

Vorrei portare al tema della sostenibilità - in questi tempi letto, declamato e vivisezionato in ogni sua parte - tre ulteriori riflessioni che spero possano contribuire a una lettura più razionale e meno ideologica. La prima è relativa alle metriche con cui si misura o si vorrebbe misurare la sostenibilità.
Immagine Il digitale nell’epoca della mobilità ridotta

Il digitale nell’epoca della mobilità ridotta

La pandemia di Covid-19 è entrata prepotentemente nella nostra vita, mettendo in luce la fragilità dei nostri sistemi e processi decisionali. La dimensione emergenziale tende a suggerci che questo fenomeno sia un unicum, un evento devastante e inatteso ma anche singolare, o meglio singolo nella sua riproducibilità. Tra i tanti effetti ve n’è uno particolarmente rilevante e incisivo: la drastica riduzione della mobilità di ciascuno di noi.
Immagine Spazi di lavoro e rischi professionali: cambiano i confini fra pubblico e privato

Spazi di lavoro e rischi professionali: cambiano i confini fra pubblico e privato

L’epidemia di Covid-19 e la rivoluzione digitale stanno ridefinendo i confini fra pubblico e privato. In particolare, sono tre le dimensioni in grande trasformazione: il concetto stesso di privacy, intesa come sfera personale invalicabile, la netta suddivisione dello spazio in pubblico e privato e la limitazione di comportamenti un tempo considerati legittimi in ogni contesto e non normabili né sanzionabili.
Immagine Perché l’ennesima rubrica sul disruptive work

Perché l’ennesima rubrica sul disruptive work

Perché l’enfasi sulla dimensione disruptive della rivoluzione digitale? Sostanzialmente per tre motivi: innanzitutto perché il digitale sta cambiando davvero tutto … e lo scoppio della pandemia - con tutte le sue conseguenze (solo alcune delle quali ipotizzabili nel momento in cui scrivo) - ha ulteriormente rafforzato la forza trasformativa.